Gli astronomi di solito devono studiare i pianeti extrasolari (ovvero i pianeti non appartenente al sistema solare), tramite vie traverse, come ad esempio guardare per la diminuzione della luce quando un pianeta passa davanti una stella.
Ma ben presto avranno un modo affidabile per osservare direttamente questi nuovi mondi alieni!
Un team di ricerca ha testato con successo CHARIS, uno spettrografo che isola la luce riflessa dai grandi pianeti e ne rivela la loro età, la massa e la temperatura.
Costruito in collaborazione tra l’università di Princeton e l’osservatorio nazionale giapponese e montato sul telescopio Subaru sito sul Mauna Kea nelle Hawaii, risulta essere uno strumento davvero innovativo, che in realtà è ancora nella fase di testing in attesa del “rilascio” alla comunità scientifica atteso per febbraio 2017.
La chiave è l’uso di un coronografo, che separa la luce planetaria dai raggi della stella ospite in modo efficace.
CHARIS ha un campo visivo ristretto di 2 arcosecondi (per fare una proporzione considerate che la luna piena è di circa 1800 arcosecondi), quindi viene più utilizzato per le osservazioni mirate, permettendo così un’analisi estremamente dettagliata!
Grazie a Charis, come si può vedere nella foto, sono stati scoperti ultimamente ben tre nuovi pianeti extrasolari, locati tutti e tre attorno ad una stella del sistema planetario denominato HR 8799.