L’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti, questa settimana ha pubblicato la domanda di brevetto da parte di Apple che descrive una tecnologia per un Vaporizzatore molto particolare.
Il documento, presentato l’anno scorso, delinea i piani per un apparato in grado di regolare la temperatura in modo da rilasciare calore ad una sostanza osta all’interno di un contenitore.
È inoltre in grado di mantenere vaporizzata la sostanza nella camera.
Questo brevetto potrebbe portare a pensare che Apple stia progettando una sorta di “iVaporizzatore”, ma ancora non c’è nulla di certo, in quanto la domanda del brevetto non menziona nulla in merito al dispositivo che verrà utilizzato, o se si tratterà di un prodotto autonomo destinato ad uso ricreativo.
L’applicazione infatti non cita un utente finale…
Il Vaporizzatore potrebbe avere dunque vari significati:
Ad esempio potrebbe essere un deodorante per ambienti! Quello che sappiamo è che Apple sta lavorando ad un qualche tipo di tecnologia automobilistica, e questo brevetto potrebbe farne parte…
Anche Mercedes-Benz ad esempio ha progettato un profumo personalizzato per le sue auto, quindi potrebbe essere in lavorazione un “iDeodorante”. Forse potrebbe essere un tentativo per far si che tutti i negozi di Apple abbiano lo stesso odore, in stile Abercrombie & Fitch!
La tecnologia recente, ha anche reso possibile la creazione di ologrammi interattivi, utilizzando
il vapore e nel mercato esiste già da qualche anno Jupiter, uno smartphone che si può fumare! Eccolo:
Probabilmente dovremmo aspettare ancora molto tempo prima di scoprire quello che Apple sta portando avanti con questo brevetto, dopo tutto la società detiene dei brevetti per un mucchio di altre tecnologie stravaganti come un telefono che ha uno schermo traslucido (bezel) forato con sotto un altro schermo, una cover flessibile per l’iPad che è anche un display ed uno speciale sacchetto di carta che possiede un sistema di rinforzo mirato per compensare le debolezze strutturali della carta riciclata.
Certo… un “iVaporizzatore” sarebbe un risultato sicuramente più interessante ma nell’attesa, per adesso accontentiamoci del Kissinger!