I gusti musicali dei teenagers
Un recente sondaggio effettuato nelle scuole dell’area metropolitana di Roma e relativo ai gusti musicali dei teenagers, ha fatto emergere dati molto interessanti e orientativi del fenomeno in generale.
I generi musicali sottoposti a valutazione sono stati: classica, etnica, jazz, rock, pop, musical, gospel, metal, rap/hip-hop.
Il sondaggio ha messo in luce sensibili differenze tra maschi e femmine, in particolare riguardo i generi pop e rock. In generale, se le ragazze sono più orientate ad ascoltare la musica pop di quanto non lo siano i loro coetanei di sesso opposto, i ragazzi hanno maggiore predilezione per il rock rispetto alle loro coetanee.
Un’inaspettata sorpresa viene dal genere rap/hip hop. Il sondaggio attesta il gradimento di questo tipo di musica solo al terzo posto per quanto riguarda i ragazzi e al secondo per le ragazze.
Valori molto bassi sono emersi per i generi gospel, etnica e musical. Livelli di nicchia, tuttavia più incoraggianti di quanto ci si sarebbe aspettati, giungono dalla musica classica. Il metal, invece, risulta avere un’inflessione rispetto ai tempi passati.
Dalla musica del sentimento pop al sempreverde rock
I teenagers ascoltano musica più di ogni altra categoria di utenti. Attraverso essa costruiscono il loro universo sentimentale e caratteriale. Non è un caso che l’etichetta discografica Reprise Record abbia prodotto l’album del gruppo My Chemical Romance dal titolo “The black parade”, contenente un singolo dal titolo “Teenagers”.
E non è un caso che sia stata pubblicata on line la rivista “The Music For Teenagers”, con l’immediata raccolta di alcune migliaia di “mi pace”.
Le case discografiche e il web dimostrano di avere ruoli orientativi all’interno del mercato musicale destinato ai giovani. E se le pop star Justin Bieber, Miley Cyrus e One Direction hanno dominato il recente mercato mondiale, ora s’imbattono in una lotta spietata per la sopravvivenza dovuta all’affermazione di nuovi idoli del pop: da Sky Ferreira ad Austin Mahone, agli statunitensi R5 e agli australiani 5 Second of Summer, ai The Vamps (con la voce convincente di Bradley Will Simpson).
Un’alternanza di cui sono artefici tanto i giovani, relazionati ad un universo in continua evoluzione, tanto i colossi della discografia. Ma c’è anche chi resta sempre in pole position, come Lady Gaga, il cantautore Justin Bieber e l’intramontabile Madonna.
Questo contesto, fatto sia di innovazione sia della melodia caratteristica del pop, viene contrapposto alla maggiore durezza del rock. Musica sempreverde che allinea sentori, più o meno vaghi, di sentimento ad effetti musicali elettronici, in grado di scuotere maggiormente gli animi e ricondurli ad un cosmo più “rumoroso”, ma non meno affascinante.
Come non citare la continua impennata del grande Vasco e la più melodica ascesa di Ligabue? E come non ricordare che perfino grandi idoli del passato tornano ad essere osannati dai teenagers di tutto il mondo? È il caso di Jim Morrison (The Doors), di Mick Jagger (The Rolling Stones) e perfino dei Beatles, riproposti in ogni forma e interpretazione.
L’innovazione del rap
Il rap/hip-hop non è soltanto musica per i teenagers. È uno stile di vita. Con l’assenza di melodia e armonia canonicamente intese, il rap si è affermato sul mercato mondiale accompagnando i teenager attraverso un percorso socio-culturale d’impronta libertaria: non più schemi, non più regole. La parola “di contestazione, di rottura” diventa il fulcro della canzone, abbattendo la musicalità, molto più di quanto non era accaduto in passato con la cosiddetta “produzione d’autore”.
Eminem (con le sue trovate sceniche), J-Ax, Fedez, Caparezza, Clementino, Fabri Fibra, solo per citarne alcuni, hanno rivoluzionato gran parte del gusto musicale dei giovani, cavalcando l’onda dell’insoddisfazione odierna e introducendo un nuovo modo di comunicare che coinvolge l’intero essere.
