CAP.6
L’epilogo!
<Non ce la faccio più Giulia, sono distrutta… Gli avevo dato tutta me stessa, avevo litigato anche con i miei per stare con lui… Io e mio padre per colpa della nostra relazione nemmeno ci parliamo più, e cosa scopro?! Vengo a sapere da dei miei amici che ieri questo stronzo se la faceva in centro con un’altra.
Mi hanno detto che la guardava con la faccia da innamorato e passeggiavano insieme con molta, troppa intesa… Ma cosa avrà avuto questa che io non ho? Faccio schifo secondo te? E’ vero, ultimamente litigavamo per piccole cose, ma poi si faceva sempre la pace.
Così, di punto in bianco lui si è allontanato da me…>, singhiozzava Elisa appoggiata al tavolo con lo sguardo perso verso il basso.
<Ma sei sicura che fosse lui? Ma chi te lo ha detto? Ma si sono baciati?>, riuscii a dirle nell’unico momento di silenzio disponibile in mezzo al suo sfogo…
<Me l’hanno detto tre mie amiche ed un ragazzo! E no, non li hanno visti baciarsi! Ma tutti e tre singolarmente li hanno visti insieme in vari posti, e non c’è modo che si siano sbagliati!
Ieri, poco prima di mandare il messaggio a te, ho provato a chiamarlo per avere spiegazioni. Mi ha risposto ed appena ho preso l’argomento è stato in silenzio ad ascoltare tutto quello che gli vomitavo addosso. L’unica cosa che ha avuto il coraggio di dire quello stronzo è stata: “Scusa ho sbagliato, non sapevo come dirtelo ma non sono più innamorato di te…”, ed io gli schiantato il telefono in faccia a quello stronzo!>
<Ma qualcuno conosce chi è questa? Sicuramente sarà una facile, e lui si deve essere preso una cotta perchè si sa che gli uomini pensano sempre e solo a quella cosa…>, dissi facendomi prendere da un improvviso istinto di complicità femminile che da qualche giorno si era assopito!
<No, nessuno l’ha mai vista, ma dicono che non era male… Anzi, era anche una bella ragazza a quanto mi hanno riferito!>, rispose lei piangendo.
Poi, sconsolata proseguì: <Ma guardati Giulia, a te l’amore ha fatto proprio bene! Come sei bella e come sei cambiata! Il trucco ed anche nel modo di vestirti! Sei fantastica! L’ho sempre saputo che avevi delle doti nascoste… Meno male ho te!>, e mi abbracciò come una bambina…
Mi fece piacere essere apprezzata da lei, anche in quel frangente dove tutto di lei mi sembrava così fragile rispetto alla ragazza forte e decisa che avevo conosciuto e che era sempre stata! E mi dispiaceva dal profondo del cuore vederla in quelle condizioni…
<Non ti voglio rattristare troppo, quindi raccontami di te e del tuo ragazzo, tra poco viene giusto?>, mi chiese Elisa.
<Beh, in realtà…>, proprio in quel momento la testa di Marco fece capolino, i suoi occhi erano sgranati e la sua bocca socchiusa nel fissare Elisa!
Mi domandai se avesse visto un fantasma e nel voltarmi verso Elisa mi accorsi che incredibilmente anche lei aveva la stessa identica impressione…
<Cosa sta succedendo qui?!>, urlò Elisa.
Marco rimase impassibile, con lo sguardo inebetito verso di lei che nel frattempo era balzata in piedi e guardava prima me e poi lui…
Venne improvvisamente in mio soccorso qualcuno che non avrei mai immaginato potesse arrivare…
Si, era lei, dal profondo dei meandri del mio cervello era riemersa! La mia “vocina”:
“Vuoi vedere che questi due stavano insieme! Il famoso “M”, cara Giulia… ti dice nulla?”, mi suggerì!
Ma guarda questo stronzo pensai, mentre cercavo di calmare Elisa invitandola a sedere. Sì! Perchè se aspettavo un aiuto da lui sarei potuta anche morire! Stava lì in piedi, sporgendosi per metà dall’anta della porta della cucina e per l’altra metà rimaneva nascosto, il tutto senza proferire parola alcuna!
<Elisa, perchè urli?> dissi con tono sorpreso – <C’è un motivo per cui lui è qui…> continuai.
<Si Giulia, lo voglio proprio sapere questo motivo!>, ribadì lei.
<Elisa, lui è Marco, il ragazzo della biblioteca di cui ti ho parlato, ma a giudicare dagli sguardi credo che voi vi conoscete già…>
<In effetti si! Lui sarebbe il mio fidanzato, e tu dovresti essere la mia migliore amica?!>
Mi si congelò il sangue, se da una parte avevo già intuito quello che era accaduto, dall’altra mi sentivo terribilmente in colpa, perchè alla fine la mia amica stava male a causa mia. Ero io la causa di quel dolore!
Elisa mi guardava con disprezzo, era chiaro come il sole che io non potevo sapere, ma non ebbi il coraggio di dirle nulla, anche quando se ne andò via di casa dette una spallata a Marco sbattendo la porta.
Marco stava ancora lì, con gli occhi verso il basso. Sinceramente mi importava poco in quel momento a cosa stesse pensando, il mio pensiero era solo rivolto ad Elisa e la paura di aver perso la mia unica amica, un’amica vera, di averla delusa, tradita ed offesa, mi faceva piangere!
Corsi anche io fuori dalla porta e cercai di raggiungerla il più velocemente possibile, ma appena la raggiunsi, Elisa sfrecciò via sul motorino…
Quando tornai a casa, Marco mi stava aspettando sulla soglia della porta…
<Mi dispiace Giulia. Ho sbagliato a non dirti che ero fidanzato e questo a prescindere dal fatto che tu ed Elisa vi conoscevate già. Tu… tu mi piaci veramente Giulia. Io ed Elisa eravamo già in crisi da tempo e non a causa tua, quindi non sentirti in colpa per piacere… Non vorrei che finisse tra noi per quanto accaduto oggi…>, disse con tono avvilito.
<Marco, ti sei comportato veramente male, non sei stato sincero con me. Ed a causa di questo io ho perso per sempre la mia migliore amica!>, risposi incazzata!
<Elisa è una persona intelligente, lo sai anche tu dato che la conosci bene, capirà che non è colpa tua quando analizzerà tutto quanto a sangue freddo, l’unico a prendere la colpa sarò io, non tu!>, mi disse cercando di farmi sbollire…
<Elisa ci teneva tantissimo a te, non avrebbe mai voluto perderti e, ad aggravare la situazione, è stato anche il fatto di scoprire che io ero una delle cause!>, dissi scoppiando a piangere.
Marco si avvicinò a me e provò ad abbracciarmi, ma lo rifiutai spingendolo via con rabbia!
Tentò la seconda volta e mi girai dall’altra parte togliendo di scatto il suo braccio. Ma alla terza volta…
Mi teneva stretta premendo la sua mano sulla mia nuca. Gli bagnai completamente la maglietta, sporcandola anche di mascara e tirando in su con il naso gli chiesi scusa. Mi guardò, mi prese la faccia tra le sue mani, mi baciò e poi:
<Sono io che devo scusarmi con te, non appena potrò cercherò di parlare con Elisa, un chiarimento glielo devo, vedrai che capirà… Ci vorrà del tempo, ma capirà! Però devi promettermi che non ti perderò!>
Feci un lungo sospiro, mi ricomposi e lo guardai annuendo con la testa, con la consapevolezza da una parte che anche io non volevo perderlo, ma dall’altra la certezza che Elisa non mi avrebbe mai più perdonato!