Gli episodi di bullismo tra ragazzi possono avvenire un po’ ovunque. Ormai siamo abituati a sentirne parlare spesso ai Tg e a sentirne parlare frequentemente nelle scuole durante la ricreazione, all’inizio o alla fine delle lezioni. Spesso il fenomeno del bullismo è associato ai ragazzi, ma esiste anche tra le ragazze e non è da considerare meno grave di quello maschile.
Ma ancor peggiore è il cyberbullismo! In base infatti a un’indagine abbastanza recente di Educazione & Scuola, viene provato con certezza che sia per i ragazzi sia per le ragazze le offese, le prese in giro e le botte agiscono sulla psiche molto meno di quando gli abusi di questi bulli arrivano loro tramite media digitali come immagini e filmati o con messaggi SMS diffamatori che vanno ben oltre lo scherzo, danneggiando così la reputazione delle loro “vittime”, magari anche sul web.
Qui sotto vi spiegheremo meglio che cos’è il cyberbullismo, come prevenirlo, come affrontarlo e che conseguenze hanno i bulli della rete. Iniziamo?
Cos’è il cyberbullismo?
Il cyberbullismo è un termine che indica un’aggressione singola o continuativa tramite la rete. La rete infatti viene usata per postare media digitali come filmati o foto. Oggi il 34% del bullismo è on-line e la percentuale sta aumentando notevolmente. Esistono anche vari tipi di cyberbullismo:
- Flaming: messaggi online violenti e volgari
- Molestie: invio continuo di messaggi con insulti mirati a ferire qualcuno
- Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare con cattiveria la sua reputazione via e-mail o gruppi su social network etc
- Sostituzione di persona: farsi passare per un’altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi
- Inganno: ottenere la fiducia di qualcuno con l’inganno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate tramite mezzi elettronici
- Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione
- Cyber-persecuzione: molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura
- Minacce di morte
Come vedete ce n’è di tutti i tipi, alcuni dei quali diventano veri e propri reati. I bulli che fanno il cyberbullismo, solitamente scelgono le “vittime” che sembrano più deboli e sole e fanno loro una pressione psicologica che può portare alla perdita di fiducia in se stessi e alla depressione.
Come prevenire il cyberbullismo?
Un modo che hanno i giovani per proteggersi da potenziali “attacchi” è curare la privacy delle loro informazioni e dei loro dati con la giusta attenzione.
Sappiate che chiunque pubblichi i propri dati è una potenziale vittima. Per questo vi consigliamo di proteggere le informazioni personali, di chattare solo con le persone che conoscete e di non pubblicare foto imbarazzanti o eccessivamente volgari.
Ecco il nuovo progetto educativo realizzato in questi giorni dalla collaborazione della Polizia ed Unieuro, un “docufilm” basato su accadimenti purtroppo realmente successi.
L’obiettivo è quello di consigliare ad un uso responsabile della tecnologia, per far capire quali potrebbero essere le conseguenze di un
utilizzo sbagliato di Internet:
Come reagire al cyberbullismo?
I bambini e i giovani, vittime di atti di cyberbullismo non devono rispondere al bullo online, ma devono chiedere aiuto ai propri genitori o a un altro adulto di fiducia, senza avere il timore della loro reazione.
Infatti i genitori o l’adulto al quale esporrete il vostro problema, dovrà mantenere la calma e ASSOLUTAMENTE non far sentire il ragazzo a disagio, ma farlo sentire protetto. La seconda mossa che dovrà fare l’adulto sarà quella di rivolgersi alla scuola se il bullo vi appartiene, altrimenti alla polizia postale.
Che conseguenze hanno i bulli in rete?
Il cyberbullismo non è menzionato come reato nel penale, però gli atti su cui si basa, che il bullo compie lo sono, come: molestie, minacce e umiliazioni.
È capitato anche a te qualche episodio analogo? O conosci qualche amico o amica che ci sono passati?
Scrivici per raccontare la tua esperienza.