Immaginate di saltare da una mongolfiera a 12.800 metri, a meno 137 gradi e con indosso solo un tuta alare!
Può sembrare terribile ed è proprio quello che Fraser Corsán ha fatto oggi nel suo primo tentativo di prova per superare i record mondiali.
Corsan, a 42 anni, sta cercando infatti di battere tutti e 4 i record ottenuti in precedenza con la tuta alare:
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la massima altitudine,
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il più lungo tempo in volo,
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la velocità più elevata,
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la maggiore distanza coperta.
Il salto, che verrà effettuato ad a Ontario in Canada, sarà sponsorizzato dalla Fujitsu a favore del Progetto Cirrus, un’iniziativa creata a sostegno delle forze armate britanniche e delle loro famiglie. Saranno presenti anche la Federazione del Guinness World Records e la Federazione Aeronautica Internazionale.
La velocità media di una tuta alare è circa tra i 130 ed i 190 Km/h, mentre il record corrente risulta essere di 376 Km/h, ma Corsán punterà a raggiungere la folle velocità di 400 Km/h.
I venti coda per questa prova sono fondamentali, devono essere superiore a 60 nodi per rendere possibile il record, ad un’altitudine di circa 3650 metri più in alto dell’ Everest.
Il più lungo tempo registrato in volo con una tuta alare è stato di 9.06 minuti e Corsan sta puntando ad almeno 10 minuti. Il suo obiettivo è di percorrere almeno 32 Km di distanza, ovvero poco più di un chilometro e mezzo rispetto al record attuale e per la massima altitudine dovrà riuscire a superare il record superandolo di appena di 11 metri.
L’equipaggiamento di Corsan sicuramente gli sarà d’aiuto! La tuta alare è fatta di un materiale molto liscio, che rende il flusso d’aria pulito consentendogli una maggiore portanza. Sono presenti nella tuta anche delle prese rigide in modo da mantenerla sempre gonfia d’aria, in modo da fornire un’adeguata pressurizzazione.
Un’altra caratteristica fondamentale sono le lame realizzate in fibra di carbonio, che permettono una guida stabile anche oltre i 320 Km/h.
Il casco è stato progettato per avere un sistema di ossigenazione al suo interno, dato le elevate quote nelle quali non è possibile respirare.
Per documentare i record, sarà lo stesso Corsan a volare con una macchina fotografic attaccata al petto ed una sul casco che riprenderanno l’intero volo.
Avrà anche indosso tre unità GPS:
una per trasmettere a terra la sua esatta posizione in modo che il team sappia dove si trova e per il controllo del traffico aereo in modo che si possano gestire le corsie per il traffico commerciale, la seconda registrerà tutti i suoi dati di volo e la terza trasmetterà tutte le informazioni nel suo orecchio fornendogli una lettura acustica delle prestazioni.