CAP.5
Io e Marco a casa!
Il campanello di casa suonò poco dopo le 13…
Per fortuna mi ero già truccata e preparata, mancava solo di piastrare i capelli ed ero pronta! Sicuramente io ed Elisa avremmo avuto da parlare e non mi sembrava carino mollarla proprio durante la conversazione per farmi bella per Marco…
Aprii il cancello dal citofono, socchiusi la porta di casa e tornai in bagno con la piastra.
Dopo poco sentii la porta chiudersi e poi… il silenzio.
<Elisa??? Sono in bagno, raggiungimi qui…>, urlai mentre ero intenta a dare una forma ai miei capelli che giusto oggi non ne volevano sapere di stare a modo…
Sentii dei passi venire verso di me e mi sembrò strano che Elisa non preferisse parola, così insospettita mi affacciai dalla porta e boom! Il cuore mi salì in gola talmente tanto, che dal salto che feci per la paura rischiai di bruciarmi tutti i capelli che nel frattempo si erano avvolti nella piastra…
<E tu! Che ci fai qui?!>, era Marco…
Avevo un miscuglio di sensazioni addosso e non sapevo se essere più incazzata per lo spavento, più imbarazzata per essermi fatta trovare con al piastra incastrata tra i capelli fumanti ed in ciabatte, oppure più felice di vederlo!
<Ti ho voluto fare una sorpresa!>, esclamò lui.
<Beh, ti è riuscita! Ma ti aspettavo tra un’ora circa e mi dispiace di non essere ancora pronta…>, gli risposi un po’ sconsolata appoggiando la piastra sul mobile del lavandino prima di fare ulteriori danni…
<Sei bellissima uguale!>, disse guardandomi negli occhi mentre mi baciava spingendomi verso il lavandino!
Proprio in quell’istante sentii un leggero calore nelle parti basse, che si faceva sempre più forte! Per i primi 3 secondi attribuii questa sensazione agli ormoni che stavano facendo scintille per il bacio, ma per i successivi 3 secondi, sentendo odore di bruciato, dedussi che si trattava d’altro…
Mi ero appoggiata con il sedere vicino a quella piastra di merda, ed i miei leggings stavano “bruciando”!!!
Feci un urlo, mi bagnai la mano e raffreddai subito la parte ustionata:
<Certo Marco che se staremo insieme, ne vedrai tantissime di queste cose. Sono una frana…>, gli dissi con la faccia paonazza dall’imbarazzo mentre lui rideva a crepa pelle.
Per fortuna non avevo rovinato nulla, eccetto un leggero rossore sul mio sedere e sulle guance per la vergogna, tutto sembrava procedere alla grande quel pomeriggio! Beh, eccetto per la mia povera amica Elisa, l’avevo sentita proprio giù!
Si dice che, quando si parla del diavolo spuntano le corna! ???
Proprio mentre io e Marco eravamo intenti a baciarci in camera mia, suonò di nuovo il campanello…
Io avevo già raccontato a Marco che probabilmente quel pomeriggio saremmo usciti noi due insieme alla mia amica che era in crisi nera con il suo fida. Lui annuì, sembrava non gli pesasse e questo mi rasserenò…
Chiusi la porta e gli dissi che poteva rilassarsi guardando un po’ di TV se avesse voluto e che io non sarei rimasta via a lungo. Non se lo fece ripetere due volte il pigrone!!!
Andai ad aprire ed aspettai Elisa sulla soglia (anche se lei ormai “era di casa”) per non farla sentire troppo a disagio nel non averla avvertita che ero in compagnia.
Mi sembrava anche un modo carino di accogliere un’amica in difficoltà.
Il rumore dei suoi passi era sempre più vicino e quando aprii la porta lei corse piangendo tra le mie braccia…
Elisa aveva una faccia terribile, di chi stava proprio male! Il rimmel le colava su tutto il viso e la sua espressione era spenta, vuota, come se tutte le lacrime che aveva versato le avessero portato via l’anima.
Non c’era più quella luce che brillava così tanto nei suoi occhi, quella luce che la faceva brillare in mezzo a tanti!