Uno sguardo su Marte
Fasi dell’esplorazione sul pianeta rosso
Per i più curiosi e spesso appassionati di fantascienza o ricerche spaziali, vi è una galleria di immagini creata grazie all’avanzatissimo sistema in dotazione alla sonda Rover che sta eseguendo rilievi e analisi sulla superficie di Marte.
Ma non solo immagini, per chi è davvero appassionato di tecnologia scoprirà dispositivi che sino ad ora erano pura fantascienza!
Sul sito ufficiale ci sono dati aggiornati e immagini spettacolari della superficie Marziana.
Elevata definizione nei dettagli e l’uso di tecnologie avanzate ci consentono di godere di panorami da brivido.
Artefice delle meravigliose immagini del pianeta rosso che riusciamo a vedere per la prima volta, è un sistema avveniristico e complesso che si basa su differenti tecnologie e apparecchi, la Mast Camera (Mastcam), la Mars Hand Lens Imager (MAHLI) e il Mars Descent Imager (MARDI)
Sono inoltre presenti sul Rover 4 differenti tipi di spettrometri, 2 rilevatori di radiazioni, un sensore ambientale e un sensore atmosferico.
Vallate e pareti rocciose che aprono uno scenario immaginabile sino a poco tempo fa, solo grazie a disegni o riproduzioni grafiche dettate dalla fantasia.
Adesso è realtà, un accurato sistema che deve far fronte a condizioni estreme e ad un pulviscolo sempre presente.
Vediamo di capire anche se in modo basilare quale tecnologia è utilizzata per ottenere queste fantastiche immagini.
Mast Camera (Mastcam)
In grado di visualizzare rocce e terreni a distanza, ChemCam spara un laser e analizza la composizione elementare di materiali vaporizzati da piccole aree di 1 millimetro sulla superficie delle rocce marziane e sul suolo.
Uno spettrografo di bordo fornisce i dettagli su minerali e microstrutture delle rocce misurandone la composizione.
ChemCam utilizza anche il laser per eliminare la polvere dalle rocce marziane e una macchina fotografica a distanza per acquisire immagini estremamente dettagliate!
La fotocamera è in grado di ricevere immagini con caratteristiche da 5 a 10 volte più piccole di quelle visibili con le telecamere su due Mars Exploration Rovers della NASA che hanno iniziato ad esplorare il pianeta rosso nel gennaio 2004.
Nel caso in cui il Rover Mars Science Laboratory non riuscisse a raggiungere una roccia o altro elemento, ChemCam potrà analizzare il campione ad oltre 7 metri di distanza.
Da 7 metri di distanza, ChemCam è in grado di:
- identificare il tipo di roccia allo studio (per esempio, se è vulcanica o sedimentaria);
- determinare la composizione del suolo e ciottoli;
- misurare l’abbondanza di tutti gli elementi chimici, tra cui oligoelementi e quelli che potrebbero essere pericolosi per l’uomo
- riconoscere ghiaccio e minerali con le molecole d’acqua nelle loro strutture cristalline
- misurare la profondità e la composizione di agenti atmosferici depositati sulle rocce
Lo strumento ChemCam è composto da due parti: un componente supporto e una unità corpo.
Sulla struttura principale è montato un telescopio per il laser e la telecamera, un laser per superfici da vaporizzare e un micro-imager remota.
L’intero sistema può essere inclinato o ruotato in ogni direzione per una visione ottimale della roccia.
La luce dal telescopio viaggia lungo una linea in fibra ottica collegata ad un’unità presente all’interno del Rover.
L’unità di principale porta tre spettrografi per dividere la luce al plasma nelle sue lunghezze d’onda necessarie per l’analisi chimica.
L’unità principale ha anche un proprio alimentatore e un’interfaccia elettronica collegata al sistema centrale del computer presente sul Rover.
Mars Hand Lens Imager (MAHLI)
Secondo solo al martello da roccia del geologo, così come una lente di ingandimento indispensabile per capire la conformazione litica
Il geologo robotico, Mars Science Laboratory, svolge l’equivalente lavoro di una lente in mano al geologo, il Mars mano Lens Imager (MAHLI).
MAHLI fornisce agli scienziati sulla terra una visuale in primo piano dei minerali, le texture e strutture presenti nelle rocce marziane, analizza inoltre lo strato superficiale di detriti rocciosi e polvere.
Dotata di un Auto Focus larga 4 centimetri ( 1,5 pollici), la fotocamera scatta immagini a colori con caratteristiche minuscole come 12,5 micrometri, più piccole del diametro di un capello umano.
MAHLI emana due fonti di luce bianca, simile alla luce di una torcia, e una fonte di luce ultravioletta, simile alla luce di una lampada abbronzante, rendendo l’imager funzionale sia di giorno che di notte.
La luce ultravioletta è utilizzata per indurre la fluorescenza e per aiutare a rilevare carbonato e vapori dei minerali, entrambi indicano che l’acqua ha contribuito a formare il paesaggio su Marte.
Mars Descent Imager (MARDI)
Conoscere la posizione dei detriti, massi, pareti rocciose e altre caratteristiche del terreno è di vitale importanza per la pianificazione del percorso di esplorazione, ora che il Rover Mars Science Laboratory è atterrato sul pianeta rosso.
Il Mars Descent Imager ha registrato video a colori durante la discesa del rover verso la superficie, fornendo una “visione dell’astronauta” dell’ambiente locale.
Guarda il video:
Non appena il Rover ha sganciato le sue protezioni diversi chilometri sopra la superficie, il Mars Descent Imager ha iniziato a produrre un flusso video di quattro fotogrammi al secondo in alta risoluzione, con le viste aeree del sito di atterraggio.
Ha continuato acquisire immagini fino a quando il rover è atterrato, archiviando i dati video in memoria digitale.
Dopo l’atterraggio in sicurezza su Marte, il Rover trasferito i dati alla Terra.
Oltre ad aiutare i pianificatori del progetto a selezionare un percorso ottimale di esplorazione, il Mars Descent Imager fornirà informazioni sul più ampio contesto geologico circostante il sito di atterraggio.