Se pensate che la divulgazione di notizie false sui Social fosse un problema per gli adulti, per un pubblico più giovane è anche peggio!
L’attualità di questo periodo tocca un argomento molto importante: la divulgazione di notizie false in Internet.
A seguito di questo, un recente studio della Stanford (un’università privata in California), ha preso a campione 7.804 studenti delle scuole medie, scuole superiori e universitarie, ed ha rilevato che la maggior parte di loro non potevano identificare se una notizia in Internet fosse falsa o meno.
La sensibilità varia con l’età, ma anche un gran numero di studenti più grandi è caduto nella trappola.
Oltre due terzi dei ragazzi della scuola media non vedono perché non dovrebbero fidarsi, mentre quasi il 40 per cento dei liceali non mette in discussione il legame tra una foto senza fonti e le rivendicazioni ad essa allegate.
Perché molti degli studenti giudicano male l’autenticità di una storia?
Sono convinti sulla legittimità di stare in rete a prescindere, senza valutare la qualità delle informazioni.
Una bella foto oppure molti dettagli in un post su Twitter ad esempio, diventano già abbastanza credibili, anche se il contenuto effettivo è errato o incompleto…
Ci sono un sacco di adulti che credono in modo compulsivo a qualsiasi cosa che si trova in rete, ma gli studenti da questo punto di vista sono più vulnerabili.
Parte della soluzione potrebbe essere semplicemente una migliore educazione: insegnare agli studenti come verificare le fonti, discutere le motivazioni o comunque pensare in modo critico.
In alcune scuole sta già accadendo, tuttavia i dati illustrano che le responsabilità devono essere condivise equamente tra Internet ed i genitori dei ragazzi!
Facebook, Twitter, Instagram e Google possono aiutare limitando gli annunci falsi e privare i loro creatori degli annunci a pagamento, ma anche i genitori dovrebbero vigilare ed evitare che i ragazzi, specialmente quelli più piccoli, accedano a siti internet senza controllo.