“La Guerra dei Peni”, il videogame idiota che strizza l’occhio alla sessualità
Dopo Goat Simulator, dove si deve comandare una capra nelle varie guerre tra capre e pecore e dopo Surgery Simulator, dove sarai un dottore che dovrà effettuare dei trapianti di organi… non poteva mancare uno dei giochi più assurdi al mondo: La Battaglia dei Peni!
La Battaglia dei Peni, è stata ideata a Berlino l’anno scorso inizialmente come un semplice scherzo dal programmatore Evan Greenwood, e l’obiettivo era di creare un gioco divertente e multiplayer locale.
Dopo la collaborazione con Marin Kvale e Daniel Schüler, Evan vedendo i giocatori che si rincorrevano intorno cercando di fare sesso anale, ha deciso che era un concetto multiplayer semplicemente “troppo idiota” per non essere sviluppato ulteriormente!
Il gioco, adesso online o in multiplayer locale con un massimo di otto concorrenti, sarà molto più simpatico se giocato con noi ragazze. Fosse solo per stare ad osservare le facce dei ragazzi durante il gioco!
Sì, perchè questo pene è dotato all’estremità opposta di un orifizio che, in modo facilmente intuibile rappresenta l’ano e nei vari schemi (che sono delle orgie stimolanti di obiettivi da raggiungere) “Double Delight”, “Ostacolo Intercourse” e “Weiner Round Up”che si succederanno, la difficoltà sarà quella di destreggiarsi in modo da garantirsi e da garantire il numero massimo di “pressioni da tergo”, ottenendo così il punteggio migliore!
A tal proposito vorrei riportare una dichiarazione di Margaret Atwood :
“I ragazzi hanno paura che le ragazze ridono di loro e le ragazze hanno paura che i ragazzi le uccidono!”
Giusto qualche giorno prima della Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne (25 Novembre), questa dichiarazione cristallizza perfettamente lo squilibrio assurdo del potere del patriarcato, che quasi quasi mi viene voglia di ridere per non piangere. Non perchè sia divertente, ma perchè rappresenta una verità assoluta!
Per quanto sia assurdo tutto il gioco della Battaglia dei Peni, guardando bene in fondo potremmo trovarvi addirittura anche una morale!
Noi donne viviamo da sempre la nostra vita con la minaccia della violenza maschile.
Il meglio che possiamo sperare è sentirci “relativamente al sicuro”. Ridere con questo gioco fa ricordare che la base per la violenza maschile non è la debolezza femminile, ma piuttosto la fragilità del ego maschile in sé. Nonostante l’oppressione inevitabile del patriarcato, il potere maschile in realtà si trova su un castello di carte che trema davanti alla possibilità di ridacchiare di una donna.
Se non altro, quando rido, ho il potere di esercitare l’unico ricorso per le donne a tutto questa assurdità!
Quindi io rido!