Sei invenzioni “fai da te” che hanno migliorato la vita del mondo in via di sviluppo!
Gli inventori di tutto il mondo fanno scoperte sorprendenti, sopratutto nelle zone rurali e difficilmente produttive, utilizzando materiali di scarto e concepiti per altri usi.
Questi prodotti apportano un enorme miglioramento alla qualità della vita di chi li usa, spianando ad esempio la strada per costruire alloggi a prezzi accessibili, provvedere ad una illuminazione efficace là dove prima non c’era, o magari a fornire un rapido accesso all’acqua potabile.
Insieme ad ognuna di queste innovazioni “fai da te”, arriva anche una storia di creatività che trionfa sulla necessità, con la conseguente realizzazione di un prodotto molto semplice ed a basso costo.
Una casa di fango realizzata con una stampante in 3D “fai da te”
La più grande stampante in 3D del mondo è alta 12 metri ed in grado di “stampare” una casa di fango ad un costo di circa per circa 50 euro.
Queste case sfruttano le proprietà isolanti e naturali della terra e possono essere costruite ad un costo quasi a zero utilizzando i materiali disponibili localmente.
La stampante in 3D può lavorare intorno a circa 1 metro di fango ogni giorno, fermandosi a determinati intervalli per permettere l’installazione manuale di porte e finestre.
Secondo le Nazioni Unite centinaia di migliaia di persone hanno bisogno di nuove strutture abitative ogni anno e soluzioni come queste potrebbero davvero aiutare.
La macchina per la dissalazione solare “fai da te”
L’acqua è essenziale per la vita, ma può essere difficile trovarla ad esempio nella regione di Gaza. Un uomo del posto, Fayez al-Hindi, ha creato una macchina per la dissalazione solare in grado di generare 2,6 litri di acqua fresca al giorno con un semplice serbatoio di distillazione posto sul tetto. Il serbatoio separa l’acqua pulita dalle sostanze inquinanti e dal sale, fornendo alla sua famiglia solo l’acqua fresca sufficiente per le necessità quotidiane.
Hindi in realtà aiuta anche gli altri residenti locali a costruire i propri sistemi di distillazione, dal momento che il 90 per cento dell’acqua potabile locale è considerato pericoloso per il consumo umano, dopo decenni di conflitto tra l’Israele e la Palestina!
Il condizionatore “fai da te” che funziona ad energia zero
In molti dei luoghi più caldi della Terra, l’elettricità è rara o incostante, il che significa che l’aria condizionata come la conosciamo noi è semplicemente un optional.
In Bangladesh, Ashis Paul ha sviluppato un condizionatore d’aria che consiste in una tavola quadrata delle dimensioni di una finestra, sulla quale sono montate delle bottiglie di plastica vuote.
Il dispositivo di “Eco raffreddamento” è appeso davanti alla finestra aperta e le bottiglie di plastica, che formano degli imbuti, catturano la brezza di passaggio creando un flusso d’aria leggermente più fresco.
Stupefacente: il sistema è in grado di abbassare le temperature interne fino a cinque gradi!
Tubi di luce solare “fai da te”
Un altro geniale utilizzo delle bottiglie di plastica è stato scoperto dalla Fondazione Il Mio Rifugio, che le utilizza per illuminare le baraccopoli di Manila dove l’elettricità è difficile da trovare.
Una bottiglia di plastica riempita con acqua ed un po’ di candeggina, può essere trasformata in un tubo solare che cattura e rilascia la luce del giorno.
Case che una volta erano avvolte nel buio più completo anche nel mezzo del giorno, si riempiono di luce con costi di progetto fai da te nulli e con un impatto positivo sulla qualità della vita per le persone.
Lavatrice a pedali “fai da te”
Se siete fortunati abbastanza per possedere una lavatrice in casa, probabilmente darete per scontato quanto sia facile lavare i vestiti. Ma gran parte della popolazione mondiale è purtroppo ancora costretta a lavare il bucato in un fiume o in un torrente, rendendolo un processo laborioso e dispendioso.
Remya Jose, una ragazza di 14 anni d’origine indiana, ha inventato una lavatrice a pedali che utilizza una quantità minima di acqua e solo un po’ di olio di gomito per lavare i vestiti.
Il meccanismo è estremamente semplice, ma può far risparmiare alle persone enormi quantità di tempo e di energia. Ora Jose lavora nella Fondazione Nazionale Indiana, dove crea nuove invenzioni per aiutare le comunità rurali del suo paese d’origine.
Una stampante 3D riciclata “fai da te”
L’inventore è Kodjo Afate Gnikou, dell’Africa occidentale.
Desiderava creare una stampante 3D ma non poteva permettersi i pezzi per costruirla, così li ha recuperati da scanner rotti, computer, stampanti e altri rifiuti.
L’inventore lavora alla WoeLab, un ente locale che si occupa di costruire delle macchine funzionanti usando solo materiali elettronici riciclati.
Il recupero dei rifiuti elettronici dalle discariche è già di per se una grande vittoria, ma la creazione di un dispositivo funzionale creato dalla spazzatura, rende l’innovazione ancora più preziosa!
Attraverso le sue “invenzioni riciclate”, Gnikou ha come obiettivo quello di mettere la tecnologia nelle mani dei bisognosi e dare quindi all’Africa la possibilità di ricoprire un ruolo importante nell’industria!